Formazione artistica

Luigi Aricò

Nasce nel 1957 a Cefalù, città di antico splendore bizantino, dove tuttora vive e opera. Fantasia e creatività lo inducono a cimentarsi nel campo dell’arte sin dalla fanciullezza. Deciderà in seguito di frequentare l’Istituto Statale d’Arte di Cefalù che gli consentirà di ottenere il diploma di Maestro d’Arte in oreficeria e lavorazione dei metalli.

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Estensione della sua opera nel mondo

Artista di raro pregio, produce negli anni molte opere plastiche e pittoriche che lo vedono emergere in eventi importanti realizzati non soltanto sul territorio ma anche in città metropolitane internazionali come Roma, Napoli, Venezia, Milano, Cannes, Montecarlo, Parigi, Dubrovnik, San Pietroburgo, Parga, Miami, Tokyo. Le sue opere raggiungono così varie parti del mondo.

Valore e significato della sua opera plastica e pittorica

Egli trae ispirazione dai materiali di scarto, ai quali dà una seconda chance di vita trasformandoli in opera d’arte grazie a complessi assemblaggi dal significato trascinante ma non immediato. In poche parole, traduce in utilità estetica tutto ciò che il quotidiano ha già espulso dalla propria fruizione per sopravvenuta inutilità, imputabile al naturale processo di evoluzione tecnologica.

Vecchie macchine agricole da smontare, vecchi legni, metalli, pietre e altro che si presti a originali incastri di materiali eterogenei. Nascono così, accanto alle sculture realizzate solo con il legno – come le variegate forme totemiche esistenti nel suo vasto repertorio – o con il metallo, anche organismi misti in pietra e metallo oppure in legno e metallo.

Adopera anche vecchie porte utilizzandole come basi per dipingervi sopra persino figure umane dove i colori si fondono con la materia. Non è solo uno scultore infatti, il nostro artista siciliano, è anche autore di quadri e pannelli dove non è sempre presente la figura umana, anzi prediligendo, all’opposto, l’infinito e colorato ventaglio dell’astrazione geometrica, in qualche modo presente nel suo DNA per l’innegabile influsso delle ascendenze bizantine esercitate dal luogo natìo.

Mostra ponderata attenzione ai colori, ricercandone continuamente l’interno equilibrio e sulla base pittorica alla distensione di larghe pennellate alterna la tecnica della raggrumazione dei pigmenti contro fondi trattati a nebulosa. Tali dinamiche cromatiche, ma non da meno la plasmazione del riciclo, sottendono un sofisticato simbolismo allusivo ai vissuti dell’uomo e alle transmutazioni della natura.

Catalogazione Internazionale

● Catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondadori n. 51,52,53,54

● Selezione di Artisti Contemporanei 2015 a cura di Vittorio Sgarbi

● Current Master 2 2016, World Wide Art Books by Despina Tunberg

● Selezione di Artisti Contemporanei 2015 a cura di Vittorio Sgarbi

● Catalogo L’Eternità nell’Arte a cura di Giammarco Puntelli

● Catalogo Spoleto incontra Venezia, Edizioni Promoter Arte a cura di Vittorio Sgarbi

● Catalogo Miami incontra Milano, Editoriale Giorgio Mondadori a cura di Vittorio Sgarbi

● Catalogo Metaformismo, Fondazione Giulia Sillato Luglio 2017 – Rocca Paolina, Perugia

● Catalogo Metaformismo, Fondazione Giulia Sillato Luglio 2018 – Museo Antiquario Luigi Bellini, Firenze

● Catalogo Metaformismo, Fondazione Giulia Sillato Gennaio 2019 – Casa del Mantegna, Mantova

Premi Internazionali

  • Montecarlo, Oscar dell’Arte 2015
  • Roma, Premio al migliore artista del 2016
  • Montecarlo, Trofeo d’Oro dell’Arte 2016
  • Cannes, Gran Premio Arti Visive 2016
  • Gran Premio Città di Dubrovnik 2016
  • Premio Parga 2016
  • Tokyo, Gran Premio del Sol Levante 2016

Critici (in ordine alfabetico)

  • Fantuzzi Arianna
  • Gierut Ludovico
  • Puntelli Giammarco
  • Radini Tedeschi Daniele
  • Sgarbi Vittorio
  • Sillato Giulia
Da Sillato Giulia  è stato invitato ad entrare nella piattaforma del Metaformismo ©2010, nuova visione storico-artistica, destinata a rivoluzionare gli orizzonti critici dell’arte del futuro nella misura in cui propone di interpretare le espressioni non figurative con la chiave di lettura più semplice che esista: la forma.

L’autore, infatti, ha registrato che nelle opere cosiddette “astratte” mancano figure leggibili (ed è per questo che sono astratte) ma non mancano forme e queste vanno compiutamente analizzate.

Ne consegue che il Metaformismo rilegge e reinterpreta in chiave razionale l’Astrattismo storico e tutte le espressioni artistiche moderne econtemporanee da esso discendenti.
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Il Metaformismo

33^ edizione della mostra conteporanea d'arte il Metaformismo

Spazi pubblici che accolgono le sue sue sculture

  • Cefalù, Plesso Scolastico Botta
  • Cefalù, Piazza del Duomo
  • Cima di Porlezza, Lifestyle Beach Resort

Curriculum (percorsi recenti)

  • 2016 – Roma, Basilica dei Quattro Santi Coronati
  • 2017 – Roma, Complesso del Vittoriano
  • 2017 – Perugia, Rocca Paolina
  • 2018 – Firenze, Museo Antiquario Luigi Bellini
  • 2019 – Mantova, Casa del Mantegna
  • 2019 – New York, Art UpClose 84 in Manhattan

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